Ieri sera ho ascoltato la registrazione della lezione di Andreas del 22 dicembre scorso alla quale non avevo potuto partecipare perchè mi trovavo in viaggio. Ho ascoltato con molto interesse i commenti dei colleghi all'intervista di Andreas (non li avevo ancora letti tutti) e tutte le probematiche intorno al mondo della scuola che da questi sono derivati. E' stato molto interessante. Ancora una volta mi hanno fatto riflettere sul nostro ruolo di docenti.
La riflessione su questi temi è continuata dopo che ho ricevuto oggi una mail di invito da Garamond a partecipare ad un forum online allestito sul sito "Italiafutura" che fa parte di una campagna nazionale sulla scuola "Maestri d'Italia" con l'obiettivo di favorire l'innovazione e il cambiamento nel sistema educativo italiano alla quale Garamond ha aderito, che è il seguente: http://www.italiafutura.it/dettaglio/110234/forum_maestri_d_italia
Ho subito curiosato sul forum e sono stata molto colpita dal primo post che ho visionato. Ve lo riporto:
"Non sono ne un maestro ne un professo ma uno "studente" di informatica all'università con un fratello che frequenta la scuola primaria. Volete sapere cosa manca davvero? manca l'insegnamento dell'educazione informatica. Si insegna "educazione Fisicia" non si fanno diventare atleti, ma solo ad avere la giusta coscienza verso l'attività fisica, si insegna "eduzaione Civica" non a doventare politici o ad ambire a posti pubblici, ma solo a conoscere il mondo burocratico in cui si vive... allo stesso modo non si dovrebbe far finta di insegnare "informatica" a bambini che ne sanno più dei loro insegnanti, ma andrebbero educato ad affrontare una tecnologica che pervade le loro vite più dei loro maestri, andrebbero educati a sfruttarla al meglio, andrebbero educati a non cadere in trappola di malintenzionati... l'informatica è come vivere in una città. Chiunque lasci passeggiare in totale solitudine un bambino privo di conoscenze dei pericoli di una città è definito un incosciente! Bene, siamo tutti degli incoscienti della cultura iformatica se lasciamo ore, giorni, anni bambini d'avanti ad un oggetto di cui non conosco il benchè minimo principio etico e morale con cui dovrebbe essere utilizzato... Spero vivamente che il mio messaggio venga preso in considerazione. Domenico"
inviato il 8/1/2010
Credo che questo ragazzo abbia ragione. Il mondo evolve e con esso le tecnologie. E' assurdo pensare di poter insegnare tutto. I ragazzi devono essere aiutati a trarre vantaggio dalla ricchezza del mondo online. Quello che più importa è creare un ambiente etico e morale dove le nuove generazioni possano muoversi e sperimentare le loro potenzialità, esprimere la loro curiosità, che possano essere essi stessi i creatori del proprio futuro accompagnati da un docente/tutor.
Commento con le parole di Andreas "La vita online può rivelarsi un'esperienza straordinaria se viene vissuta come i bambini di Don Milani vivevano la scuola. Stare online per crescere, per apprendere, in un processo dove colui che apprende è il protagonista che dà forma al proprio ambiente di apprendimento in funzione del progetto che si è prefisso"
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Informazioni personali

- Gabryblogger
- Docente di scuola secondaria di secondo grado. Laurea magistrale "Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education" presso l'Università degli studi di Padova con tesi: "Venezia 2.0 - l'immagine turistica: dal preconcetto al virtuoso". Laurea presso la facoltà di Scienza della formazione IUL di Firenze con tesi su "Analisi del nuovo modello di e-learning in campo didattico che prevede ambienti di apprendimento basati sulla simulazione, videogiochi e Multi-Player Online Role-Playing Games".
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